Rinunciare al segno linguistico. Gli effetti della Sprachkrise in Hugo von Hofmannsthal e Hugo Ball

di Giulia Rosi

L’inizio del ’900, con la fin de siècle, rappresenta un momento emblematico ed estremamente complesso per la dimensione sociale, culturale e politica della nazione tedesca. A risentirne è anche - e soprattutto - la lingua, la quale viene privata della sua presa semantica: il linguaggio non è più in grado di rappresentare la realtà, e, spoglio di ogni forza denotatrice, esibisce anche una certa ostentazione nel manifestarsi, nel vano tentativo di dare un significato ad un significante che non riesce più ad appartenergli. Due autori in particolare sono stati coinvolti in questo processo: Hugo von Hofmannsthal e Hugo Ball.

«Basta una parola». Natalia Ginzburg in Lessico famigliare

di Corinna Angelucci

Lessico famigliare, dell’autrice italiana Natalia Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1963 - stesso anno della vittoria del Premio Strega -, si caratterizza, fin dalla sua apertura in medias res, come un romanzo intimo ed affettuoso la cui chiave di lettura si palesa già nel titolo, essenziale (come ogni buon titolo che si rispetti), in grado di porre l’accento sui foci che dominano l’intero romanzo: il lessico e la famiglia.

Osip Mandel’štam, l’apolide ammiratore del Belpaese. Viaggio tra Dante e Ovidio

di Marta Fabiani

È difficile astenersi dal sollievo dell’ironia, dal lusso del disprezzo, quando si considera il disastro che mani docili, obbedienti tentacoli guidati dall’enfio polipo dello Stato, sono riuscite a fare di quella cosa ardente, fantasiosa, libera che è la letteratura. […] Accanto al diritto di creare, il diritto di criticare è il dono più ricco che la libertà di pensiero e di parola possano offrire. Vivendo, come vivete voi, nella libertà, in quello spazio spirituale aperto in cui siete nati e cresciuti, voi potreste essere inclini a guardare ai racconti di vita imprigionata che vi giungono da terre remote come a resoconti esagerati, diffusi da ansanti fuggiaschi. [Vladimir Nabokov, Lezioni di Letteratura russa. Traduzione di Cinzia De Lotto e Susanna Zinato, Adelphi, 2018]