Lasciare un segno nel mondo: la vita invisibile ma indimenticabile di Addie LaRue

di Clara De Paolis

Vi siete mai chiesti come sarebbe stata la vostra vita se aveste fatto scelte diverse? Se aveste l’opportunità di vivere per sempre, ma senza che nessuno possa mai ricordarsi di voi? Sono queste le riflessioni al centro del romanzo La vita invisibile di Addie LaRue - fantasy autoconclusivo di Victoria Schwab (anche nota come V.E. Schwab), una delle più note autrici fantasy americane degli ultimi tempi. Per più di dieci anni Schwab ha lavorato a questo romanzo, che considera la sua opera cardine e che descrive un po’ come “un Peter Pan al contrario”: al posto di un ragazzo che non crescerà mai, al centro del libro, troviamo una ragazza che non potrà mai invecchiare; una ragazza condannata ad essere dimenticata, in luogo di un ragazzo destinato a dimenticare.

A passeggio per New York con Denise Levertov

di Laura Ragone

Denise Levertov (1923-1997), nacque in una famiglia colta di Ilford – nell’East End londinese, da madre gallese e padre di origini russe, un ebreo chassidico poi diventato pastore anglicano. Nella poesia February Evening in New York (Collected Earlier Poems, 1940-1960) descrive una serata invernale nella frenetica metropoli, tra strade imbiancate che luccicano di sale e sprazzi semi-orecchiati di conversazioni tra i passanti.

Oltre l’etichetta: femminismo nel Solarpunk

di Sofia Pagliarella

In un mondo in cui il riscaldamento globale non è solo il racconto di un futuro lontano ma realtà quotidiana, ridisegnare un’alternativa sostenibile è diventata un’urgenza. In questo stato di cose, dominato dalla narrazione di eventi drammatici, il realismo letterario sembra non essere più una modalità narrativa efficace. Quando il mondo esterno non coincide più con l’immagine di uno sfondo immutabile, il realismo, che non contempla l’instabilità del clima terrestre, somiglia più a un fantasy di evasione. Per questo le opere letterarie più originali che affrontano l’Antropocene e la sua crisi appartengono a generi come la science fiction, il fantasy o il weird.

Sulle tracce di un vivace revival folklorico: “Spiriti, santi ed eroi” e la tradizione popolare irlandese

di Luca Baruffa

«Venite ad ascoltare una storia | del tempo antico, | Venite ad ascoltarmi…», recita l’epigrafe de La leggenda della bottiglia, uno dei racconti che costituiscono l’antologia di “storie popolari irlandesi” – sottotitolo del volume – intitolata Spiriti, santi ed eroi. Pubblicata nel 2022 da Feltrinelli, la raccolta, a cura e traduzione di Antonio Bibbò[2], si fa custode di un tesoro modesto che riporta alla luce, per il pubblico italiano, parte dell’antico patrimonio popolare irlandese di natura orale pur godendo, nel mistero e nella magia che lo avvolgono, di un pizzico di autorialità.